Pubblichiamo la lettera di Giorgio Di Maria, piena di riflessioni circa i recenti blocchi degli autotrasportatori l’esaurimento dei carburanti in città.
Vogliamo contribuire a mantenere tanta bellezza?
La serrata dei trasportatori, con il conseguente scarseggiare dei carburanti, ci sta regalando alcuni giorni in cui la città vive meglio, grazie all?alleggerirsi del traffico delle automobili e dei motocicli che di solito la appestano e la uccidono lentamente. E il momento ideale per apprezzare quanto è bella Palermo. Le strade sembrano più ariose, c’è meno rumore, si respira liberamente.
La stessa calma che miracolosamente si è instaurata pare invitare a spingere lontano lo sguardo e a contemplarne i quadri di dignitosa armonia – di architettura e di giardini – che frequentemente si offrono allo sguardo. Le automobili, male assoluto, ci sono, ma in minor numero. Gli autobus, purtroppo non ancora elettrici, male necessario, ci sono e assicurano un trasporto più veloce e regolare, visto che incontrano meno intralcio. I filobus (trolleybus) sono stati soppressi più di quarant?anni fa, nessuno sa perché. Mi vien da domandarmi: non potremmo adoperarci a conservare tanta serena bellezza, anzi, a perpetuarla, evitando di rinnovare quella pressione veicolare che ammorba la città? Già qualcuno obbietta: ?Ma tu sei un fortunato che può fare a meno dell?automobile!. Sì, sono relativamente fortunato. Vivo a meno di quattro chilometri dalla stazione Piraineto e sono ben disposto a raggiungerla a piedi, anche se l’auto in campagna non è devastante come a Palermo; e di là frequenti treni mi portano al lavoro in città. Un po? più lontana – 8 km. – la scuola delle figlie, ma posso accompagnarle con un mezzo a trazione rigorosamente animale, uno spazioso passeggino a due posti che si chiude in caso di pioggia. La trazione è animale, e quindi ecologica, perché lo spingo io, un uomo, ossia un animale razionale, come conferma Aristotele.
E camminare fa bene. Insomma, mi ritengo fortunato nel mio non asservimento al veicolo privato.
E voi, siete disposti a limitare il ricorso ad automobili e motocicli perché la città continui a respirare un po meglio?
Con stima,
Giorgio Di Maria
Come ho detto più volte, faccio 10 km al giorno per andare in ufficio con la mia bici. Ogni giorno, col caldo in estate, col “freddo” in inverno e anche con la pioggia. Personalmente, il mio piccolo lo sto già facendo, prendendo l’auto solo per andare a fare la spesa una volta la settimana e per uscire il sabato. Fa bene ai seguenti fattori:
Salute: Fare esercizio fisico fa sempre bene, specialmente al mattino.
Tempo: In città 4 o 5 km in bici e nell’ora di punta li percorri MOLTO più velocemente che con l’auto.
Nervi: Non rimani bloccato e circondato dalle auto, quasi sempre trovi una via di fuga. Inoltre non hai alcun problema di parcheggio.
Soldi: Ho calcolato che, a spanne, finora ho risparmiato almeno 500 euro di benzina.
oggi purtroppo devo dire che e’ tornato ufficialmente il traffico! questo e’ il risultato delle lunghe code nei distributori dei giorni passati
Che tristezza! anch’io ho goduto per qualche giorno nel vedere Palermo un po piu “europea”….solo un’illusione però, vedere scene pietose ai distributori di gente assurda con 4/5 bidoni alle mani disposta a perdere intere giornate pur di accaparrarsi del carburante è stato veramente scoraggiante. Questa è la conferma che questa città ospita forse il 70% di cittadini che non tengono assolutamente all’ecologia e a tutto ciò che può esserci di buono in questa povera città. Il Palermitano medio è arrogante, ignorante e non aperto al progresso. Lo scorso weekend moltissimi ragazzi sono rimasti a casa! Pur di non fare qualche passo a piedi o usare un mezzo alternativo come la bici…le considerazioni erano: “Mi pare male con la bici” “C’é freddo con la bici” “Mi violentano” “Sto troppo lontano, come faccio”………Mi dispiace dirlo ma Palermo non cambierà mai….la volontà in questa città non esiste.
Chiudere il centro alle auto nei week-end sarebbe già una gran cosa…Ma tutto il centro! Dalla stazione centrale fino a Piazza A. Gentili. Da Piazza Indipendenza a Piazza Marina.
Questa sarebbe una grande cosa 🙂 Tutti a piedi o in bici e se volete fare shopping lasciate la macchina nei vari parcheggi.
E non sottovalutate neppure l’uso dell’autobus che se utilizzato intelligentemente fa arrivare prima anche della bici…
@Otto Mohr
Test GPS fatto 2 settimane fa. Non mi sentivo bene e ho preso l’autobus. Percorso fatto con 1 autobus (includendo l’attesa alla fermata): 40 minuti, velocità media 7,3 km/h. Stesso identico tratto fatto in bici: 13 minuti, velocità media circa 20 km/h.
Bisogna fare TANTA strada affinché l’autobus cominci a essere più veloce (considerando la “velocità commerciale”) di una bicicletta con una pedalata “sportiva”…
E’ vero, questione di mentalità, di volontà e di coscienza civile, ma è pur vero che queste cose andrebbero anche incoraggiate: creare piste ciclabili anche nelle periferie (basterebbero 1-2 metri sottratti a carregiate e marciapiedi …. e a soste selvagge…); creare dei nodi (in tutta la città e non solo al centro dove, comunque, devi pur arrivarci in qualche modo) dove poter usufruire di bici elettriche a noleggio (molte città europee con centri storici ancora più “labirintici” di quelli di Palermo ne sono un esempio di ottima riuscita); infine, ma forse l’elemento più rilevante, far scattare il fenomeno MODA, cioè basta farla diventare una TENDENZA e vedrete che molti, anche i ragazzi di cui parla @CLUSTER_87 saranno contenti di far parte dei … “lo fanno tutti quindi lo faccio anch’io” ( in pratica quello che è sempre successo con computer, videogiochi poi diventati playstation, telefonini, abbigliamento, suv ecc ecc), cioè FENOMENO DI MASSA. Allora, perchè non provare?
@giorgio di maria: ti stimo
@ sibelius e tutti:
perche non lanciamo noi la MODA…io sulla mia bici o montato una bella targa simil-scooter simile al seguente: http://fissa-azione.blogspot.com/2009/07/no-oil.html
però con scritto NO AUTO…
mi faccio le migliori risate quando la gente sis tupisce che la bici ha la targa!! non capiscono neppure il significato!!! mahhh!! e mentre noi continuiamo ad affondare: http://www.tuttogreen.it/la-danimarca-e-il-paradiso-delle-biciclette-dalle-boutade-del-ministro-alla-rete-di-piste-ciclabili/
vi consiglio inoltre – per chi soprattutto protesterà alle mie esternazioni con i soliti “ma io come ci vado a lavoro?” “e si chiovi?” etc etc – il seguente libro di Marcel Robert che vi spiega come sopravvivere:
http://noauto.wordpress.com/
nel sito trovate anche tante belle immagini…
Giorgio Di Maria,
Parole sante! Non ho altro d’aggiungere
@grillo79
Grazie mille per gli splendidi link! In particolare quello sulla Danimarca, a dimostrazione che in paesi freddissimi la gente usa la bici come se niente fosse. Qui appena ci sono 2 goccioline di pioggia, tutti chiusi in macchina.
Sul discorso della moda, penso sia un’ottima idea. Avevo già pensato di inventarmi uno slogan, stamparlo e appiccicarlo alla bici o anche sulla schiena, per far riflettere gli automobilisti in coda la mattina. Comunque noto negli ultimi tempi un sensibile aumento dei ciclisti in città, forse tra palermo ciclabile, mobilita palermo e i tanti commenti pro-bici in giro per i forum, qualche risultato si sta ottenendo, ma non bisogna mollare la presa!
@ cluster_87
Davvero molti non sono usciti? Io ho visto il solito stuolo di fighettini nei soliti posti e gli mmancabili SUV posteggiati dove non dovrebbero. Unico vantaggio: nessun parcheggiatore abusivo in zona piazza Marina.
Vi racconto un aneddoto successomi ieri sera, lunedì. Ero praticamente a secco con la mia auto. Credo che un benzinaio sia aperto e abbia benzina ma è solo un’utopia. Mi fermo a parlare con altri avventori che erano nella mia stesas situazione e dico loro che a me servirebbero soltanto 20€ di carburante, niente di più e camperei tranquillamente, e dico tranquillamente, cioè starei ben larga, per tutta la settimana. La persona con cui parlavo rimane stupita: “per tutta la settimana? E come fa?” E il suo amico ” certo! Perchè la signora fa un uso GIUSTO della macchina”
Leggasi: la gente se si ferma un attimo a pensare è pienamente cosciente dell’uso sbagliato, sconsiderato e illogico, dell’abuso, del mezzo carrabile privato. Purtroppo temo che quei signori abbiano già dimenticato quel piccolo momento di presa di coscienza…